IL TRAVESTITISMO SAFFICO in “UNA NUOVA AMICA” di FRANCOIS OZON – Recensione di Emyliù

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UNA NUOVA AMICA - COVER-

La femminilizzazione dell’uomo è un fenomeno naturale, spesso avvolto nel mistero, e ogni storia segue un percorso unico. Non si tratta di travestitismo parafilico, termine spesso carico di connotazioni negative e discriminanti, ma di un’esplorazione più profonda e personale. È ancor più complesso per un uomo iniziare a scoprire una diversa identità in età adulta, magari accanto a una compagna comprensiva, all’interno di un matrimonio con figli, trovando poi sostegno e complicità nella migliore amica della moglie, deceduta tragicamente dopo il parto.

È il tema di Una nuova amica di François Ozon. Il vedovo, durante l’elaborazione del lutto, riscopre e manifesta la propria componente femminile, pur restando attratto esclusivamente dalle donne. Nel frattempo, continua a essere un padre amorevole e si assume anche il ruolo di madre per la neonata, indossando gli abiti della moglie defunta. Potremmo definire questa dinamica come una sorta di “travestitismo saffico”, un fenomeno che sembra essere più comune di quanto si immagini tra gli uomini eterosessuali con una spiccata sensibilità femminile, i cosiddetti “neo-lesbici”.

Una piacevole sorpresa per chi guarda il film senza aver letto recensioni, come è successo a me, perché il tema complesso viene affrontato con estrema delicatezza e leggerezza. Allo stesso tempo, esplora a fondo la psicologia dei personaggi, come solo un autore talentuoso e sensibile all’universo femminile sa fare.

Una notevole prova d’attore quella di Romain Duris, impeccabile nei panni femminili, senza scivolare nel grottesco o nella caricatura, supportata da una straordinaria e surreale fotografia. Anche per questo film si richiama lo stile almodovariano, forse perché la storia è tratta da un racconto di uno scrittore che ha ispirato lo stesso Almodóvar. Tuttavia, il magnifico film di Ozon riesce a oltrepassare i confini delle etichette, brillando di luce propria e, a mio avviso, superando persino il celebre regista spagnolo nel modo in cui affronta sceneggiature analogamente ambigue.

Emyliù

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